Il 1° maggio 2025, alle ore 21:00, è andata in onda una puntata speciale de L'Opinione, il programma ideato e condotto dall’avvocato Emanuela Fancelli, direttrice di Radio Centro Musica.
( nella foto di apertura Emanuela Fancelli con Vincenza palmieri in occasione della presentazione del libro "Siamo ragazzi, non diagnosi" ).
Ospite della serata, la professoressa Vincenza Palmieri, fondatrice e presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare (INPEF), ha offerto un intervento di grande impatto sul tema della reale tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
Durante la trasmissione, la professoressa Palmieri ha affrontato con fermezza e passione il problema delle distorsioni nel sistema di protezione dei minori, denunciando pratiche che – pur dichiarandosi a tutela dei più piccoli – finiscono spesso per causare l’effetto opposto: la medicalizzazione delle difficoltà scolastiche, la perdita di fiducia nei confronti delle istituzioni educative e sanitarie e la progressiva convinzione di "non essere in grado di".
L’avvocato Fancelli ha guidato l’intervista con sensibilità e competenza, permettendo alla professoressa Palmieri di condividere esperienze e riflessioni maturate nel corso della sua attività.
Durante la trasmissione, la professoressa Palmieri ha affrontato con fermezza e passione il problema delle distorsioni nel sistema di protezione dei minori, denunciando pratiche che – pur dichiarandosi a tutela dei più piccoli – finiscono spesso per causare l’effetto opposto: la medicalizzazione delle difficoltà scolastiche, la perdita di fiducia nei confronti delle istituzioni educative e sanitarie e la progressiva convinzione di "non essere in grado di".
L’avvocato Fancelli ha guidato l’intervista con sensibilità e competenza, permettendo alla professoressa Palmieri di condividere esperienze e riflessioni maturate nel corso della sua attività.
La puntata ha offerto agli ascoltatori una prospettiva critica sul come siano affrontate le problematiche di bambini e adolescenti, laddove queste si manifestino nella scuola o nel corso dell’apprendimento, stimolando una riflessione profonda sulle modalità di gestione dei rapporti e delle difficoltà dei ragazzi.
Il sistema spesso, anziché tutelare, espone i minori ad ulteriori traumi, medicalizzando le loro difficoltà ed inducendoli in una spirale di sfiducia.
Particolare attenzione è stata posta sull’importanza di non far sentire i minori “incapaci” o “inadeguati” rispetto ai percorsi educativi.
Particolare attenzione è stata posta sull’importanza di non far sentire i minori “incapaci” o “inadeguati” rispetto ai percorsi educativi.
Etichettare un bambino o un adolescente come problematico, senza offrire strumenti di reale inclusione e valorizzazione, rischia di comprometterne l’autostima e lo sviluppo emotivo.
Occorre invece promuovere una pedagogia che riconosca e sostenga le potenzialità di ciascuno, mettendo al centro la dignità, la competenza e il diritto a essere ascoltati.
La conversazione ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento culturale e normativo che metta davvero al centro la persona del minore, i suoi legami familiari e il diritto a un percorso educativo sereno e rispettoso.
La conversazione ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento culturale e normativo che metta davvero al centro la persona del minore, i suoi legami familiari e il diritto a un percorso educativo sereno e rispettoso.
Una puntata che ha saputo coniugare informazione e impegno civile, offrendo una voce autorevole e coraggiosa in un panorama spesso silenzioso su questi temi.
Redazione