C’è un’emergenza silenziosa che attraversa il tessuto economico e sociale del nostro Paese, un allarme relativo ai giovani, che non trovano spazio, ascolto e prospettiva.
( nella foto in apertura Giordano Fatali, Presidente e Fondatore di CEO for Life )
La capacità dell’Italia di investire nei propri talenti, contrastare la fuga di competenze e creare condizioni di lavoro stabili, qualificate e inclusive sarà determinante per la competitività e la coesione delle prossime generazioni.
La fotografia attuale mostra segnali ancora critici: un’elevata disoccupazione giovanile,l’emorragia di giovani qualificati in fuga verso l'estero e il persistente disallineamento tra competenze richieste dal mercato e percorsi formativi, una dinamica che rischia di impoverire non solo il capitale umano del Paese, ma anche la prospettiva di crescita nel lungo periodo.
Ieri, nella nostra ClubHouse di CEO forLife - in Piazza Montecitorio, 116 - il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon, ha commentato, ai nostri microfoni, a questo proposito: «Dobbiamo creare fabbisogno per i giovani che rimangono in Italia, perché è inutile investire sulla natività se poi abbiamo giovani che si laureano e se ne vanno.C'è bisogno di dare risposte concrete».
Al centro dell’agenda, devono tornare il lavoro stabile, le competenze digitali e tecniche, l’accesso a percorsi professionali che riconoscano il merito e incoraggiano il rientro dei giovani italiani occupati all’estero.
In questa direzione, l’ipotesi di strumenti fiscali agevolati per favorire il “rientro dei cervelli” e per stimolare nuove assunzioni, dovrà essere inserito in un disegno più ampio, che mira a rendere l’Italia un Paese attrattivo per chi ha talento e visione. Un aspetto di fondamentale importanza, da intendere come sfida chiave per il futuro del Paese.
A questo proposito Durigon ha individuato passaggi fatti e quelli che necessariamente saranno da compiere: «Come Lega abbiamo proposto alcune leggi che riguardano i giovani, ad esempio una flat tax al 5% che renda il nostro mercato attrattivo verso i giovani, ma sappiamo bene che questo sarà un tema da discutere insieme a un pacchetto di norme in grado di rilanciare la contrattazione collettiva e i salari.
Questo è un governo che ha già fatto tanto,perché abbiamo messo 10 miliardi su quello che è il taglio del cuneo fiscale, proprio per dare forza al salario e aumentare il potere d’acquisto, ma faremo ancora di più, mirando più in generale a potenziarela contrattazione collettiva».
In effetti le sfide dell’occupazione giovanile non possono essere affrontate con misure settoriali o emergenziali, serve - come sottolineato da Durigon - pianificare una strategia sistemica, capace di coinvolgere istituzioni,imprese,università e territori.
È in questa logica che si sviluppa l'impegno di iniziative come Task Force Italia, che promuove un dialogo strutturato tra attori pubblici e privati per ridurre il mismatch tra domanda e offerta, promuovere l'innovazione nei modelli occupazionali e rafforzare la cultura del lavoro come elemento fondativo del patto sociale.
Fonte: Il Tempo del 05/06."025 pag. 11 - Primo Piano
Articolo di Giordano Fatali, President & Founder CeoforLife , Piazza Montecitorio 116 Roma