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"Le Opere di Silvia Iorio, attraverso una visione concettuale e lirica, illustrano fenomeni scientificamente rilevanti inerenti la Natura della Biologia e del Cosmo, invitando il pubblico a un’idea di viaggio mentale per esplorare la vita nell’Universo e il suo espandersi".

( nella foto in apertura Silvia Iorio con una delle sue Opere, la scultura dell'Asteroide "16583 Orsted" in alluminio, della collezione Gruppo Agnelli - Industrie Agnelli Metalli Bergamo)

Riportando integralmente la definizione che una prestigiosa rivista d'arte quale è "Artribune" diamo inizio al nostro viaggio per conoscere l'immensità di una grandissima artista, Silvia Iorio.

Artista multiforme che ha calcato con le sue opere i più grandi Templi dell'arte nel Mondo.

Innumerevoli le Istituzioni nazionali ed estere, tutte di grande prestigio, che negli anni hanno avuto l'onore di esporre la sua Arte.


Opere di Silvia Iorio, esposte in occasione della mostra personale "Faith" presso la Galleria Mater di Todi, a cura di Francesca Valente, Direttrice dell'Istituto di Cultura Italiano di San Francisco, Toronto, Chicago e Los Angeles. Foto di Zouhair Bellahmar.


Elencarle tutte è difficile ma è opportuno citarne solo alcune.

Dalla Royal Carribbean International ( Miami) all'Expò (Milano), dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ( Torino ) alla Fondazione smART ( Roma ), dalla Kulturhaus III&70  (Amburgo) al Museo MACRO ( Roma ), dal Rendez Vous Mit Kunst ( Berlino ) alla London Metropolitan University in partnership con Whitechapel Gallery (Londra),dall'Auditorium Parco della Musica (Roma) all'Ambasciata d’Italia (Pechino), dalla Biennale d’Arte (Venezia) al Palazzo delle Esposizioni (Roma).


Opera di Silvia Iorio per la collezione "Imago Mundi" di Luciano Benetton, mostra collettiva a cura di Luca Beatrice, allestita a Torino presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Silvia Iorio nata a Roma e formatasi professionalmente a Berlino è cittadina del Mondo.

Le sue Opere d'Arte traggono ispirazione dai suoi studi in Biologia Molecolare e dalla sua innata passione per l'Astrofisica.

Da fervente appassionata  d'innovazioni scientifico-tecnologiche, frequenta assiduamente il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'ENEA - Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, sperimentando - con il suo innato estro artistico - l'impiego delle onde elettromagnetiche e della spettrofotometria, destinandole ad una sperimentale trasformazione artistica.

"Sapere Aude" ( dal latino "Osa Sapere" o "Abbi il Coraggio di Conoscere con la tua Intelligenza"), coppia indissolubile di poltrone da lettura in velluto cosmico, esemplari unici realizzati da Silvia Iorio ed ispirati al dipinto di un suo Universo, facente oggi parte della collezione Marzotto.


Agli esordi della sua carriera, nel dipingere in laboratorio utilizza dei mezzi di contrasto come il rosso alizarina, l'alcian blu e le fluorescenze: sostanze chimiche idonee all'osservazione infinitesimale della Realtà mediante il microscopio a scansione elettronica, attuandone una reinterpretazione in chiave del tutto singolare e creativa.

Visitando numerosi Planetari e Centri per l'Osservazione Astronomica situati in diversi Paesi del Mondo e finanche accedendo al Sincrotone presso i LNFN  -Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare, Silvia Iorio ha indagato ed individuato le molteplici corrispondenze tra profondità "micro" e gli aspetti "macro" dell'esistenza.

Silvia Iorio analizzando le categorie universali di Spazio e Tempo, inserisce nelle proprie Opere dapprima elementi  paradossali ed apparentemente casuali, stessi che in seguito verranno rielaborati e trasmutati dall'Artista, attraverso testi in codice, in certezze fideistiche su temi di  Luce, Visione e Spiritualità.

Molteplici anche gli enti di Ricerca Scientifica che hanno ospitato l'Opera di Silvia Iorio.

 

"Palantir", raffigurazione di un disco volante in cristallo e marmo, Opera di Silvia Iorio. Un esemplare simile, tratto dalla medesima serie scultorea e realizzato con cristallo e pietra leccese, è attualmente parte della collezione Ligresti e visibile presso gli uffici di Vitruvius di Milano.


Fra questi, citiamo  INFINI.TO - Planetario e Osservatorio Astronomico (Torino); MAKRÁČ  - Istituto di Chimica Macromolecolare (Praga); LFN - Laboratori di Fisica Nucleare (Frascati) e MURST - Ministero dell’Università per la Ricerca Scientifica e Tecnologica (Roma).

E praticamente infinite, per come si addice ad una artista internazionale del livello di Silvia Iorio, le mostre personali e collettive.

Anche di queste ne citiamo solo una parte: “TransFormAktion”, Kulturhaus III&70 (Amburgo, 2013); “Eau d’Etoile", Aleteia Communication (Roma, 2013); “Re-Generation”, Museo MACRO  (Roma, 2012); “Expanding on the Expansion of the Universe”, Galleria Il Segno (Roma, 2012); “Age of Time / Edge of Space”, Rendez-Vous mit Kunst (Berlino, 2012); “Odysseia”, Galerie Mario Iannelli (Berlino, 2011); “Sorry, We're Open!”, London Metropolitan University in partnership con Whitechapel Gallery (Londra, 2010); “Chromatèma”, Auditorium Parco della Musica (Roma, 2007); “N-Kiloton”, Biennale di Venezia (Venezia, 2005); “Farmacopea”, Palazzo delle Esposizioni (Roma, 2003).

E le opere di Silvia Iorio fanno parte anche di tante collezioni pubbliche e private fra le più prestigiose del mondo dell'Arte.

Tra queste: MAMCO - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (Ginevra); Ministero degli Affari Esteri - Istituto Mario Toscano (Roma); Forum Austriaco di Cultura (Roma); Fondazione smART (Roma); Gruppo Marzotto (Roma, Vicenza, Parigi); Gruppo Benetton (Treviso); Gruppo OVS (Venezia); Banco di Napoli (Napoli); Assicurazioni Generali Italia (Treviso); Fondazione Pier Lombardo (Milano); Gruppo Agnelli (Bergamo); Sceicca Fatima bint Hazza bin Zayed Al Nahyan (Abu Dhabi).

I suoi dipinti, inoltre, sono stati oggetto d’Asta per Arcadia e Christie’s.

Presente in momenti fieristici dell'Arte, quali:  Artefiera (Bologna), Artissima (Torino) e una performance nell’ambito di Art Basel (Basilea).

Silvia Iorio, in giovane età, nel 2008 si trasferisce a Berlino, dove lavorerà attivamente per ben 10 anni; allorchè nel 2018, farà ritorno nella sua Roma natia, seppur continuando ad intraprendere grandi viaggi, per esplorare ed esperire nuove opportunità oltre le distanze, per come si confà ad una vera Artista inquieta, in continua ricerca della conoscenza, e dell'affinamento estetico - concettuale della propria intuitiva ispirazione  - fin quando,  - attraverso l'epifania della Luce, dalla Scienza approda alla Coscienza.

Codice Genesi, opera dell'artista Silvia Iorio presentata durante la sua personale "ASTREIA", mostra a cura di Fabio Sindici, svoltasi a Roma presso la Galleria Kou.

 

E Silvia Iorio dal 2011 è impegnata nel declinare il Cosmo orientandovi la sua visione artistica - e tale scelta  stilistica identifica tutta la copiosa e numerosa produzione ultradecennale, nonchè recente,  dell'Artista.

Silvia Iorio - con spiccata modernità e il suo audace sguardo verso l'alto, il Cosmo e il Futuro non poteva non essere al passo coi tempi, anzi non poteva che anticiparli: ben comprendendo quanto sia importante nella nostra epoca la comunicazione intesa quale insostituibile "driver" per la conoscenza, l'affermazione e la diffusione dell'Arte Contemporanea.

Silvia Iorio, infatti, agisce in modalità multimediale" proprio per la vocazione poliedrica del suo essere Artista.

E' inconfutabile che la capacità di saper tramutare in un racconto lineare e comprensibile la filosofia e l'anima di ciascuna Opera ponga l'Artista, con la sua Arte, nelle condizioni di poter trasmettere all'osservatore messaggi ed emozioni profondamente trasformativi.

Ed è proprio quanto accade quando si contemplano le Opere di Silvia Iorio: si comprende e si riflette sulla grandezza della Vita e sull'immensità del Divenire, ampliando conseguenzialmente i propri orizzonti.

In breve, con Silvia Iorio ci si immerge nella Luce, nello Spazio - Tempo e nel Cosmo.

L'Artista Silvia Iorio, ritratta al lavoro durante la creazione di uno dei suoi Dischi Volanti. Foto di Giuseppe Lupoli.

Redazione

 

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