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Ancora una volta il Governatore della Calabria, On. Roberto Occhiuto, che è anche uno dei tre vicesegretari del partito di Forza Italia guidata dal segretario Antonio Tajani, VicePremier e Ministro degli Esteri, prende una posizione differente dal suo partito.

( nella foto in apertura Antonio Tajani con Roberto Occhiuto ai tempi della candidatura vincente dello stesso Occhiuto alle ultime elezioni regionali della Calabria)


Infatti mentre il segretario Tajani afferma che è giusto disertare le urne in occasione del prossimo referendum abrogativo dell'8 e 9 giugno prossimi citando addirittura Marco Pannella, il padre dei referendum che, in alcune occasioni, invitava a non andare a votare quando non li condivideva, e mentre tutto il partito segue le indicazioni del suo segretario, senza battere ciglio, il Vicesegretario nazionale e Governatore Roberto Occhiuto afferma che si recherà al voto, votando "no" per i cinque quesiti proposti.

Ancora una volta una posizione autonoma e diversa da quella del partito.

Ancora una volta una presa di posizione di forza rispetto alle indicazioni del segretario Antonio Tajani con il quale, evidentemente, i rapporti del Governatore Roberto Occhiuto non sembrano essere idilliaci ma solo formali per i ruoli che rivestono entrambi.

Il Vicepremier Antonio Tajani

Per Antonio Tajani "L’astensione è una posizione legittima, perché i referendum hanno dei quorum fissati per legge, quindi - ha affermato Antonio Tajani ai microfoni di Rai Radio 1 -  si sceglie se non si vuole far passare il referendum, perché questi referendum non li consideriamo i due, risolvono i problemi, anzi peggiorano la situazione e noi diciamo che è giusto non andare a votare perché non deve essere aggiunto il quorum quindi il referendum diventa non valido“, 

Per il Governatore Roberto Occhiuto, invece, recarsi alle urne è fondamentale anche nel caso di referendum non condivisi.

Ovviamente tale posizione ha probabilmente infastidito Giorgia Meloni, lo stesso Antonio Tajani e Matteo Salvini, i leader del centrodestra.
 
E non solo perché Roberto Occhiuto è un Governatore del centrodestra di una Regione ma anche perché nel partito riveste un ruolo non trascurabile.
 
Il Governatore della Calabria e vicesegretario nazionale di Fi, Roberto Occhiuto, con Antonio Tajani, Segretario nazionale di FI e Ministro

E che un alto dirigente dei partiti di governo si smarchi dalle indicazioni della coalizione è una posizione che non può essere apprezzata nelle stanze romane.  
 
I rapporti con Antonio Tajani, come già detto, sembrano essere ai minimi termini, quelli con Matteo Salvini idem, se non ancor peggio. 
 
E quelli con Giorgia Meloni, finora ottimi, potrebbero oggi risentire di questa scelta di totale autonomia dall'intera coalizione. 
 
In tal modo il Governatore Roberto Occhiuto rischia di aprire una nuova pagina di scontri con la sua coalizione proprio nel momento in cui alcuni esponenti della stessa non esitano di imputargli uno scarso impegno considerato il suo ruolo per evitare tutte le sconfitte rimediate nelle ultime tornate di elezioni amministrative in Calabria. 
 
E se il ballottaggio dell'8 e 9 giugno che si terrà per eleggere il nuovo primo cittadino di Lamezia Terme dovesse favorire la candidata del centrosinistra, Doris Lo Moro, magistrata e già deputata Pd, il quadro complessivo  si aggraverebbe ancor più.
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