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E' proprio vero che in politica non si muore mai.

( nella foto in apertura Giorgia Meloni con Stefano Caldoro )


E chi è addentrato nei corridoi dei Palazzi Romani, trova sempre l'opportunità per risorgere come l'Araba Fenice, figura mitologica che rinasce dalle proprie ceneri.

E Stefano Caldoro, come l'Araba Fenice, è risorto con la nomina da parte del Governo di "Consigliere per le tematiche afferenti ai rapporti con le parti sociali".

Lo ha annunciato con molta enfasi la stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nei giorni scorsi nel suo intervento al tavolo con le organizzazioni sindacati sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il compito di Stefano Caldoro sarà quello di occuparsi “di gestire le relazioni ed effettuare incontri con i referenti delle organizzazioni sindacali e datoriali in merito a specifiche tematiche, oggetto di interesse, rientranti fra le competenze di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, predisporre relazioni finalizzate alla preparazione di confronti sui temi di carattere generale e su tematiche specifiche”.

E certamente Stefano Caldoro non è l'ultimo arrivato alla Corte della Premier Giorgia Meloni.

Stefano Caldoro

Stefano Caldoro, 64 anni, leader del Nuovo Psi del quale è rimasto ben poco, è stato deputato, Ministro per l’Attuazione del programma di governo (Berlusconi III) e presidente della Regione Campania dal 17 aprile 2010 al 18 giugno 2015.

Lunghissima la sua esperienza politica, figlio d'arte del compianto Antonio Caldoro più volte deputato e sottosegretario del glorioso Psi, Stefano Caldoro approda nel Consiglio Regionale della Campania nel lontanissimo 1985 a soli 25 anni.

Poi nel 1992, a soli 32 anni, viene eletto alla Camera nel Psi.

Ha rivestito fra i suoi innumerevoli incarichi il ruolo di ViceMinistro all'Istruzione e Ricerca,, Ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e Presidente della Regione Campania dal 2010 al 2015.

Un curriculum politico praticamente infinito.

Da poco tempo si era dimesso da consigliere regionale della Campania.

Molto legato ad Italo Bocchino, fervente meloniano e a Gianfranco Rotondi, suo coetaneo e conterraneo, l'indistruttibile parlamentare eletto per la prima volta nel 1994 a soli 34 anni e alla sua settima legislatura, oggi deputato di Fratelli d'Italia e anche lui oggi molto vicino a Giorgia Meloni.

Inoltre Stefano Caldoro può vantare anche un solido rapporto con il deputato Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell'organizzazione del partito e fra i consiglieri più fidati della Meloni.

In un Convegno tenuto a Roma sul "Socialismo Tricolore" Stefano Caldoro con Gianfranco Rotondi, Giovanni Donzelli e Italo Bocchino

 

Un bel ritorno sulla scena per Stefano Caldoro e non è detto che lo si potrebbe anche ritrovare quale candidato alla Camera nella lista di Fratelli d'Italia.

Tanto le liste in Fratelli d'Italia le decide solo Giorgia Meloni e la sorella Arianna ed essere ben graditi alle più potenti "Sorelle d'Italia", padrone assolute del partito "Fratelli d'Italia" che sarebbe più esatto chiamare "Sorelle e Fratelli d'Italia"  è l'unico requisito richiesto.

Redazione

 

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