Eppure, nelle ultime ore, si è registrata una “strana” presa di posizione da parte di Roberto Vannacci, vicesegretario del Carroccio.
L’ex Generale è andato nella tana del leone, a Treviso, a tuonare contro il terzo mandato: “Le regole non si cambiano in corsa, sotto elezioni”.
Luca Zaia, Governatore del Veneto della Lega
Una sparata che arriva il giorno dopo il consiglio federale del Carroccio, e sui cui molti militanti storici mugugnano.
Il ragionamento è: non si è mai visto un vicesegretario di partito parlare contro i propri governatori.
Anche se vi è chi, forse malignando, pensa che la posizione di Vannacci sia un gioco delle parti con lo stesso Salvini che con la non candidatura di Luca Zaia ed il conseguente indebolimento politico verrebbe neutralizzato un possibile concorrente alla leadership del partito e non erano in pochi coloro i quali speravano nella candidatura di Luca Zaia al recento congresso della Lega ma, come tutti sanno, Luca Zaia è un grande e amato Presidente ed è più portato alle mediazioni che agli scontri.
Inoltre Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega dal 15 dicembre 2013, cioè da quando aveva solo 40 anni, è stato rieletto al recente congresso per altri cinque anni.
Ma fra cinque anni Salvini avrà solo 57 anni e potrà quindi ricandidarsi per almeno altri 25 anni e, probabilmente, fra 30 anni, cioè nel 2055, quando avrà 87 anni, forse e molto in fose, lascerà la guida della Lega.
Ma ritornando al Generale Vannacci, vicesegretario della Lega, la scalata del cantore della “X mas” al partito è vista con molto sospetto dalla base del Nord-est: Vannacci è considerato un alieno, che allontanerà la Lega dai suoi territori per trasformarla in un partito di estrema destra nazionale, prendendo il posto di Salvini al momento giusto (e quest'ultimo per ora abbozza non potendo rinunciare alla valanga di consenso, il 2-3% alle Europee, mobilitata dal “generale al contrario”).
Ipotesi che i salviniani puri ritengono impossibile esendo "Il capitano" inamovibile e eterno.
Kryptonite per i moderatissimi Zaia e Fedriga, e anche per il più realista Attilio Fontana.
In un’intervista alla “Stampa” di qualche giorno fa, il governatore lumbard si è lanciato in un’insolita invettiva contro Salvini (“Il ponte sullo Stretto? Io penso a quelli lombardi”) e poi proprio contro Vannacci: “Se qualcuno vuole cambiare pelle lo deve comunicare anche a noi.
La Lega resta un partito autonomista che difende i territori, e da questi valori non possiamo e non vogliamo prescindere.
Anche il generale Vannacci dovrà far sentire la sua voce da autonomista sincero”.