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Nei mesi scorsi, a margine dell’evento che la Democrazia Cristiana ha organizzato a Saint Vincent, il Nuovo Psi di Caladro e la Dc di Rotondi hanno sottoscritto un patto federativo.

 

Patto sottoscritto dal segretario del partito Gianfranco Rotondi, deputato eletto nelle liste di Fratelli d'Italia, il presidente Giampiero Catone insieme al presidente del Nuovo Psi Stefano Caldoro e al Segretario Nazionale Lucio Barani hanno firmato un patto federativo tra le due formazioni.

Saint-Vincent : patto federativo tra la Dc di Rotondi e il Nuovopsi di Caldoro Barani

 

“La comune esperienza, la condivisione di percorsi all’interno di culture politiche che hanno rappresentato la storia del nostro Paese, quella cattolica popolare - si legge nel documento comune - e quella socialista riformista, impegnano la Democrazia Cristiana con Rotondi e il nuovo Psi, Riformisti e Liberali ad un accordo federativo”.

“I due movimenti politici si muoveranno in coerenza con la scelta di campo fatta nel 1994, quella di sostenere la coalizione del Polo delle Liberta’ e del Buon Governo e di schierarsi nel centrodestra al fianco del presidente Silvio Berlusconi. Realta’ – prosegue il testo – mai venuta meno nelle passate competizioni elettorali e negli anni di governo, ne’ in quelli di opposizione.

Le due organizzazioni oggi rinnovano un patto federativo per rafforzare e ampliare offerta politica del centrodestra italiano e per garantire pieno sostegno al presidente Giorgia Meloni e all’azione di governo”.

L'ex Presidente della Regione Campania ed ex sottosegretario, Stefano Caldoro, ha affermato ad “Agenzia Nova” l’esperienza che tanto lui quanto Rotondi hanno fatto come membri dei governi di Berlusconi e, ha spiegato:

“Abbiamo sempre sostenuto Berlusconi ma non entrando in Forza Italia, quanto piuttosto cercando di rafforzare la posizione del premier e, quindi, del governo.
Oggi abbiamo la stessa posizione e un uguale obiettivo: rafforzare la leadership di Giorgia Meloni”.

Stefano Caldoro ha anche ricordato come gia’ nel 1980 Bettino Craxi lancio’ il “socialismo tricolore”, ponendo l’interesse nazionale al centro della sua politica.

“Al congresso del 1981 Craxi concluse il suo discorso esclamando ‘viva l’Italia’ mentre dagli altoparlanti - ha concluso Stefano Caldoro - si levavano le note dell’omonima canzone di Francesco De Gregori”.

Redazione

 
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