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Il senatore Mario Occhiuto, già Sindaco di Cosenza, con la sua proverbiale capacità di stringere relazioni e amicizie non poteva divenire punto di riferimento per belle serate e incontri anche nella città della Grande Bellezza.
 
Infatti nella sua bella casa nel centro storico della Città Eterna, casa rinomata per i numerosi incontri di gala, non poteva mancare una bella riunione per gli auguri natalizi e per assaporare le belle ghiottonerie calabresi come i famosi "cuddrurieddi".
 
Del resto l'abitudine di far conoscere e gustare le primizie dei dolci natalizi calabresi non è pratica dell'oggi.
 
Tante negli anni passati le guantiere stracolme di ogni prelibatezza che giungevano dalla Calabria a Palazzo Grazioli a Roma o a Villa San Martino nel milanese all'indirizzo del compianto Silvio Berlusconi che, ovviamente, ne apprezzava il pensiero.
 
Ma allora giungevano da Cosenza. Oggi è diverso. Oggi si gustano in casa. Nella casa del senatore Mario Occhiuto, fratello del Governatore Roberto Occhiuto.
 
E nella festa romana non poteva mancare il grande amico e collega senatore, Claudio Lotito, Presidente della Lazio e famoso per le centinaia di emendamenti che a ritmo continuo il senatore Lotito presenta per ogni argomento dibattuto in Senato.
 
 
Il Sen. Mario Occhiuto con il Sen. Claudio Lotito, Presidente della Lazio
 
Presenti anche il collega senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato e il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
 
In molti giunti anche dalla Calabria, fra i quali il fedelissimo "occhiutiano", Giovanni De Rose.
 
E' tempo di festeggiamenti, quindi, e non solo per l'occasione natalizia, per la famiglia Occhiuto che è divenuta nel tempo la più potente famiglia politica in Calabria.
 
E fra i tanti colleghi senatori presenti, oltre ai già citati Ministro Anna Maria Bernini e Maurizio Gasparri anche i senatori Francesco Paolo Sisto e Francesco Silvestri. (l gruppo al Senato di Forza Italia è composto da 18 senatori sui complessivi 200).
 
 
 
Il Sen. Mario Occhiuto con il Ministro Anna Maria Bernini e Giovanni De Rose
 
Chi l'avrebbe mai detto. Sono oramai preistoria i tempi di Riccardo Misasi, Giacomo Mancini, Francesco Principe, Mario Casalinuovo, Florindo Antoniozzi, Carmelino Pujia, solo per fare i nomi di alcuni dei protagonisti della gloriosa ed oggi rimpianta Prima Repubblica.
 
E sono lontani anche i fasti della ex potente famiglia Gentile, i fasti del 7 volte consigliere regionale Pino Gentile e dell'ex sottosegretario Antonio Gentile.
 
Oramai l'unica famiglia in auge, dopo il tramonto di tutte le altre, è solo quella dei fratelli Occhiuto.
 
E il salotto romano di Casa Occhiuto (Mario) è il salotto, ovviamente, più ambito della politica calabra dell'oggi.
 
 
 
Il senatore Mario Occhiuto con i colleghi senatori Sisto Francesco Paolo e Silvestri Francesco
 
Ma vi è anche chi sostiene che il Senatore Mario Occhiuto, seppur a proprio agio nel mondo salottiero della Città Eterna, in cuor suo vorrebbe ritornare ad essere il sindaco di Cosenza, ma la Cosenza di oggi, bensì la grande Cosenza, dopo l'unificazione con Rende e Castrolibero.
 
Ma questo è un progetto in itinere che ancora ha necessità di tempo per essere concretizzato.
 
Nel frattempo vi sono i Palazzi romani del potere che hanno sempre il loro grande fascino.
 
Un fascino irresistibile. Lo insegna la storia.
 
Vi sono tanti motivi per festeggiare.
 
Qualche motivo in meno per festeggiare lo hanno il 42% dei calabresi che vivono al di sotto della sussistenza in una crisi economica sempre più forte.
 
Ma questa è un'altra storia. Qualcuno direbbe che parlare di chi non ha alcun motivo per festeggiare è populismo o becero qualunquismo.
 
Riguarda i comuni mortali e non le Caste.
 
E i comuni mortali nei secoli dei secoli non hanno mai interessato e mai interesseranno ai gloriosi fasti dei nobili palazzi romani.
 

Redazione

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