"Darò tutto quello che ho per tornare il prima possibile, perché qui ci voglio rimanere poco". Queste le parole di Manuel Bortuzzo, il 19enne ferito da un colpo di pistola alcune settimane fa alla periferia sud di Roma, in un video pubblicato sui social subito dopo aver lasciato il San Camillo di Roma, dove è stato ricoverato in terapia intensiva dal 3 febbraio scorso.
La Procura di Roma procede per il reato di istigazione al suicidio in relazione alla morte di una ragazzina di 17 anni precipitata lunedì sera dalla finestra di una appartamento nel quartiere San Giovanni.
"Come potete sentire dalla voce sto bene, non mi aspettavo tutto questo affetto, mi avete fatto emozionare. Se potessi vi abbraccerei a uno a uno, tutti quanti. Io ora vado avanti per la mia strada. Vedrete che torno più forte di prima. A presto, un abbraccio a tutti quanti". Queste le parole di Manuel Bortuzzo in un audiomessaggio registrato dal presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, in visita al San Camillo, dove il giovane è ricoverato.
Chi ha sparato a Manuel Bortuzzo, il nuotatore 20enne rimasto paralizzato dopo essere stato colpito da un colpo di pistola la notte di sabato scorso all'Axa, nel quadrante sud di Roma, ora ha un volto. La svolta nelle indagini della polizia è avvenuta dopo il ritrovamento della pistola usata per colpire il ragazzo, sabato notte a piazza Eschilo. E in serata due ragazzi di 24 e 25 anni, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, si sono costituiti. Accompagnati in questura dai loro legali, durante un lungo interrogatorio, hanno confessato di aver sparato, ma "per errore". "Era buio", avrebbero detto. Amici da tempo, sono entrambi di Acilia, quartiere poco distante dal luogo del ferimento. Uno dei due avrebbe un doppio taglio di capelli, che corrisponde anche alle descrizioni dei testimoni.